Il Centro Storico di Albenga sorge nei stessi limiti romani e conserva in gran parte la geometria dell'accampamento romano, riedificato successivamente dall'imperatore Romano Costanzo, che considerava la riedificazione di Albenga come un fiore all'occhiello dell'architettura romana, un bastione capace di fermare l'avanzata dei popoli barbari. A differenza di molti altri insediamenti di tale epoca, la città non venne abbandonata, ma anzi fiorì durante tutto il medioevo. Ne sono viva testimonianza le torri, che ancora oggi svettano e dominano la piana omonima. Città Romana, con architetture paleocristiane, presenza di 2 millenni di evoluzione edilizia che convivono armonicamente senza confondersi. E' l'unica città dalle cento torri ad essere in riva al mare.
Se le geometrie e le architetture del centro storico possono comunque essere confuse con alcune altre, il battistero e le torri sono costruzioni rare, ma comunque non uniche, la stessa urbanistica romana potrebbe essere detta non unica, tuttavia il carattere che rende il Centro Storico Ingauno un capolavoro del genio creativo dell'Uomo è l'armonia con cui questi caratteri coesistono, unici in tutto il mondo. Non fosse altro per il fatto che la sfortuna storica abbia voluto che passasse da Città libera ed autonoma a città dominata, sotto il controllo della Repubblica di Genova. Questo ha fermato, o per lo meno rallentato, l'evoluzione architettonica ed urbanistica di Albenga, rimanendo inalterata per secoli. Ad oggi si presenta come uno dei centri storici meglio conservati al Mondo.
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